ANCORA ASSENTI GLI ITALIANI ALL’ESTERO
Bruxelles, 25 gennaio 2000
Abbiamo seguito lo svolgimento dei congressi dei vari partiti politici e ci duole constatare come nessuno abbia rivolto una sola parola di considerazione alla numerosa comunità italiana che vive e lavora all’estero.
Ricordando a tutti l’importanza che questa comunità rivolge alla patria lontana, dobbiamo registrare come pero’ questa patria poco si curi dei suoi figli lontani.
La tematica del voto degli italiani all’estero, che la Fondazione « L’Altra Sicilia » ha voluto lanciare anche e soprattutto in ambito siciliano, non è stata affrontata da alcun partito.
Ancora una volta scende l’oblio su quel diritto negato, nonostante le comunità all’estero abbiano dimostrato di poter essere determinanti nell’assegnazione dei seggi.
Citiamo, ad esempio, il caso di un eletto CCD (Raffaele Lombardo), che si è guadagnato il seggio di Strasburgo con i voti determinanti della comunità siciliana all’estero, e ci domandiamo: Forse proprio per questo c’e’ scarsa considerazione per i siciliani all’estero da parte della classe politica che non vuole permettere alla nostra comunita’ di scegliere nel suo ambito i propri rappresentanti ?
Quei voti sarebbero certamente andati al candidato della circoscrizione estera, se soltanto questa fosse esistita.
L’ALTRA SICILIA chiede alla classe politica di ripensare percio’ al concetto di rappresentanza che deve avere oggi, come punto di riferimento, l’intero corpo sociale nazionale, quello residente in patria e quello che fuori di quei confini opera e vive. Per questa ragione gli italiani che vivono all’estero, devono poter essere coinvolti nella massima partecipazione politica che si esprime con l’esercizio del voto di candidati residenti all’estero e votati in una circoscrizione « esteri ».
Se la classe politica siciliana avra’ capito cio’, la comunita’ residente all’estero potra’ riacquistare quella dignita’ e quell’orgoglio di appartenenza finora ostacolati sia dalle ovvie difficolta’ di poter ritornare in patria in occasione degli appuntamenti elettorali, sia soprattutto dal poco interesse che il fatto di dover votare qualcuno che non si conosce e che non conosce i bisogni e le esigenze di chi deve rappresentare, suscita.
A questo proposito, dopo la recente approvazione all’ARS della legge che istituisce la bandiera della regione, la sua consegna oggi, 25 gennaio, al Commissario dello Stato da parte dei Presidenti della regione e dell’ARS, costituisce per Siciliani all’estero una data significativa e potrebbe segnare, il condizionale è d’obbligo, l’inizio di una nuovafase per la Sicilia e per i Siciliani « al di quà e al di là del faro » .
La Fondazione « L’Altra Sicilia » invita pertanto l’Assemblea regionale siciliana a mettere in opera urgentemente tutti gli strumenti legislativi per istituire le circoscrizioni estere e concedere all’altra Sicilia l’esercizio di quel diritto di voto, ormai cosi’ lungamente negato.
Francesco Paolo Catania