Cosa succederebbe se la Sicilia diventasse stato indipendente?
Ecco la NAZIONALE SICILIANA, Balotelli è la STELLA! di Angelo Giordano
Affianchiamoci per un attimo alla celebre frase del dottor Marzullo: “Ma la vita è un sogno, o i sogni aiutano a vivere”?
Già, il sogno, la massima espressione di fantasia e immaginazione che l’essere umano possa concepire e contemporaneamente raccontare, un insieme di opere, parole e a volte anche gesti, che oggi andremo ad analizzare ed immagazzinare per qualche minuto nel vasto e complicato mondo del calcio.
Tutto quello che dobbiamo fare è provare ad immaginare per un attimo che la splendida terra della Sicilia diventi uno stato indipendente, con un suo capo di stato, la sua capitale, le sue tradizioni, il suo campionato di calcio e la sua vera e propria nazionale.
Siciliani di tutto il mondo, unitevi nella vostra appartenenza terrena e pensate quanto sarebbe bello un giorno poter ammirare un campionato comandato al vertice da Palermo e Catania, le uniche compagini pronte a contendersi lo scudetto della Sicilia e il conseguente approdo nella Champions League.
Chi vincerà il tricolore siciliano? Potrebbero anche non mancare le outsider, la cosiddette sorprese, come il Gela, il Siracusa, sognare il ritorno in una competizione importante di una società come il Messina. Anche Trapani, Enna e Agrigento sarebbero felici di poter provare a dare del filo da torcere alle potenze rosanero e rossazzurre.
Ma soprattutto quanto sarebbe bello vivere un mondiale da protagonisti, con la Sicilia che prova a bloccare il Brasile, la Spagna e perché no, anche l’Italia.
Conti alla mano la selezione siciliana sarebbe una compagine da rispettare, l’unico punto debole riguarderebbe forse la porta, difesa dal giovane portiere siracusano Ferla. Difesa a 4, rocciosa e molto tecnica, con ben 4 palermitani: Accardi, Rinaudo, Aronica e Parisi. A centrocampo il fosforo di Gaetano D’agostino si potrebbe avvalere del supporto dell’Under 20 catanese Fabio Sciacca e del sempreverde palermitano, ex Catania, Giacomo Tedesco. Ma la vera forza di questa nazionale sarebbe l’attacco, Mascara da Caltagirone (CT) avrebbe il compito di rifornire due attaccanti palermitani di valore assoluto come “Super”Mario Balotelli ed Emanuele Calaiò. In panchina le buone alternative non mancano, il calatino Marchese, i catanesi Millesi e Foti e tanti altri buoni giocatori.
E il CT? Sarebbe impossibile non affidare la squadra al tecnico siciliano più preparato, un certo Pasquale Marino, fautore del bel gioco e dello spettacolo sul rettangolo di gioco. Sicuramente la Sicilia non sarebbe in lizza per vincere un mondiale, ma con tanto orgoglio potremmo anche affermare che non farebbe senza ombra di dubbio la figura barbina rimediata dall’Italia in Sud Africa.
E adesso cari siciliani di tutto il mondo, aprite nuovamente gli occhi, il sogno per adesso è finito, la stupenda e più grande isola del mediterraneo, la 7° d’Europa e la 45° al Mondo rimane una bellezza appartenente all’Italia, che con entusiasmo e soddisfazione può sfoggiare schiena dritta e petto in fuori, andando orgogliosa di una terra che non è altro che un meraviglioso valore aggiunto alla bandiera tricolore. Il cuore della Sicilia come sempre pulsa in tutti i siciliani.
Ecco il possibile undici titolare: (4-3-3) Ferla; Accardi, Rinaudo, Aronica, Parisi; Tedesco, D’Agostino, Sciacca; Mascara, Calaiò, Balotelli.
Ed ecco invece un ipotetico elenco dei convocati:
Portieri: Ferla
Difensori: Parisi, Marchese, Rinaudo, Aronica, Accardi, Galeoto, Perna, Cotroneo
Centrocampisti: Giac. Tedesco, Sciacca, D’Agostino, Millesi
Attaccanti: Mascara, Balotelli, Calaiò, Foti, Nassi, Bonvissuto
CT: Pasquale Marino
Angelo Giordano
Fonte: http://www.goal.com/
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