Sventola una bandiera giallorossa
Sembra che la Sicilia sia un ventre molle capace di assorbire tutti i reflussi fognari se anche Bocchino, insieme a Granata e a Briguglio si sono cimentati a radunare improbabili truppe a Villa Igea, un gioiello barocco sul porto di Palermo per presentare de-generazione Italia, un partito, un laboratorio di idee (quali, quelle di Giannullo?) più semplicemente una somma di qualunquismo che sputa continuamente nel piatto in cui mangia.
Ma i siciliani, distratti dalle vicende Miccichè, Lombardo e dalle velleità del cavadenti Cascio, assurto a grandezza politica in un universo di schiavi e lecca ciabatte, non potevano riservare accoglienza più tiepida, nonostante la suggestione del luogo.
Il Ministro Presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo si arrangia aspettando le decisioni dei giudici ed intanto tutto intorno infuoca la lotteria. In questo scenario arrivano questi finiani (o finiti?)
Perché vengono in Sicilia a seminare zizzanie tra le loro stesse fila? Rimestano nella fogna del Pdl lealista, quello che fa riferimento a Schifani e Alfano in santa alleanza con Miccichè, senza accorgersi che è ormai suonata la chamade. Per tutti.
Si arrabattino pure all’ammuina, ma al prossimo giro la gente li manderà… a funghi.
Sicilia come terra di conquista anche nelle minchiate. Una volta almeno esisteva il pudore, oggi anche questo si è perso. Bocchino e compagnuzzi siedono nella maggioranza che si permette di schiaffeggiare i cittadini nominando Brancher ministro per evitargli il processo, cosa puntualmente avvenuta quando questo ennesimo galantuomo ha rivendicato il giusto impedimento. Ma quale impedimento?… La gente osserva e mette in cassa, per il prossimo turno. Almeno quelli che hanno ancora una spina dorsale e non hanno frequentato le segreterie dei partiti per un posto da precario.
E che possiamo raccontarvi di Scajola? Scomparso lui ed ogni notizia sul suo ladrocinio autorizzato.
E Bertolaso? Che fine ha fatto ora che arrivano le vacanze?
Che possiamo raccontarvi del cardinale Sepe se non del ritrovamento di oltre 20 kg d’oro depositati in una cassetta di sicurezza allo IOR, la cui combinazione era conosciuta dal suo assistente? Perchè raccontarvi che il sommo fulgore dell’uomo di Chiesa coincise con la sua conduzione della De propaganda fide, in occasione del giubileo? Quanti soldi si è fottuto il prelato? E con quale coraggio pagano poi spot miliardari per chiedere ancora l’8/1000? E le inchieste sulla pedofilia scoppiate un po’ dappertutto, laddove c’é un orfanotrofio o una pia opera per l’infanzia? Ultima in ordine di tempo l’indagine della magistratura sulla curia di Bruxelles, città nel tempo tristemente famosa per gli assassinii pedofili con implicazioni anche di ambienti vicino alla casa regnante dei Sassonia -Coburgo? Che tanfo!
E Termini Imerese? cosa succederà degli oltre 1300 addetti allo stabilimento Fiat? E le loro famiglie? Perchè Marchionne può’ permettersi di stracciare la Costituzione e cancellare le conquiste del contratto di lavoro, diritti acquisiti che non possono essere messi in discussione dall’imperativo del guadagno, senza che nessuno osi contrastarlo? Dov’è Lombardo? che fa per Termini? Accetta supinamente aspettando l’UDC e il Pd nel suo nuovo governicchio nonostante le indicazioni del voto dei cittadini? Cittadini? Ma che cosa contano i cittadini? Che peso possono avere se poi si fanno trattare a pesci in faccia, aspettando in silenzio dietro le porte dei candidati? Nessuna dignità e di conseguenza nessun rispetto.
Un’ ultima annotazione riguardo alla vergogna che ha colpito soprattutto le comunità all’estero: la sconfitta della nazionale di calcio. All’estero infatti, molto più che in Italia, il momento della partita della nazionale è momento di aggregazione, di identità, di orgoglio.
Da giovedì invece è sinonimo di vergogna. In verità la cosa non ci dovrebbe interessare più di tanto: non si tratta della nazionale della nostra piccola patria siciliana, ma si tratta pur sempre di qualcosa cui ci sentiamo coinvolti.
Ebbene avevamo detto che calciatori mediocri, guidati da un tecnico mediocre non possono che rappresentare ormai che un paese mediocre e non potevano che fare una fine mediocre.
Ora tutti parlano di delusione e di dimissioni obbligatorie di Lippi, sicuramente il primo responsabile della disfatta, vuoi per la sua presupponenza , vuoi per il fatto di non aver capito di essere lui ormai cotto, ma cotti pure Cannavaro e compagni che lo hanno accompagnato in trasferta in sudafrica: oltre 100 persone quando la delegazione, calciatori più staff, avrebbe dovuto essere al massimo di 45 persone.
Chi sono gli imbucati, avevamo chiesto, auspicando un’inchiesta della magistratura per capire dove finiscono i soldi dei contribuenti. Oggi percio’ non possiamo accettare che Abete, non ebete, il Presidente della FIGC, faccia finta che la disfatta calcistica non gli appartenga e non metta neppure in conto il fatto di doversi, doverosamente, togliere dalle palle… Via, a casa, lui per primo, per ricominciare nel calcio come nella conduzione della cosa pubblica con persone serie e preparate che abbiano a cuore il futuro della gente, siano essi tifosi o cittadini e non il tornaconto personale.
Intanto, mentre la Sicilia aspetta la resurrezione, come un messaggio di speranza, abbiamo visto sventolare ieri, sul boulevard Lambermont, nel giardino del ristorante di Roberto Ristuccia “New Epsom”, una grandissima bandiera a righe giallorosse con due aquile reali in campo bianco: era la bandiera del regno di Sicilia che finalmente tornava a sventolare sul Brabante Vallone e sulle Fiandre, come tanto tempo fa dopo la pace di Utrecht, oggi proprio nel momento in cui le comunità residenti a Bruxelles ammainavano vergognosamente il tricolore…
Che sia una premonizione?
Ufficio stampa
L’ALTRA SICILIA – Antudo