Trauma cranico


Stefania Mondello, ricercatrice siciliana di origine messinese, è stata premiata come migliore scienziata degli USA per un suo studio che verrebbe bene se fosse trasposto tra i banchi dei deputati dell’ARS: cura e diagnosi dei traumi cranici.

Se infatti leggiamo le vicende quotidiane della nostra disgraziata Isola, in mano a una massa di approfittatori coalizzati per il mantenimento delle loro guarentigie, abbiamo veramente l’impressione di essere di fronte ad una truppa di politicanti che versa in uno stato traumatico, una perdita di senno, forse addebitabile ad una perdita di raziocinio, ad uno smarrimento in cui versa la casta siciliana, ormai tutta lanciata a curarsi l’orticello degli interessi personali, visto l’avvicinarsi della data delle prossime elezioni.

Lombardo chiede a Berlusconi una deroga al patto di stabilità, per stabilizzare la marea dei precari, 22.500 persone, che noi immaginiamo insieme alle loro famiglie, interessati giustamente a salvaguardare un posto “di lavoro” ottenuto per grazia ricevuta e sempre pronti a ringraziare con il voto di scambio e la perdita della loro dignità personale e a falsare così’ per l’ennesima volta i risultati di elezioni che altrimenti servirebbero a gettare a mare questa classe di furfanti.

Casta dei politici siciliani, che come i loro confratelli italici, versano appunto in uno stato di choc traumatico, dopo le botte ricevute dai cittadini ma che si ostinano a fingere di non sentire.

Noi de L’ALTRA SICILIA saremmo pure favorevoli alla stabilizzazione, convinti che tra i 22500 precari siciliani molti siano i meritevoli di tutela, ma abbiamo sempre denunziato la situazione vigente in troppi comuni siciliani, dove si ritrova troppo personale in esubero, specie impiegati di concetto, quindi destinati dietro inutili scrivanie mentre servirebbe personale che si impegni nei lavori più urgenti.

La nostra proposta potrebbe essere quella di stabilizzare i precari purché accettino di collaborare seriamente per salvare le città ormai invivibili perché invase dai rifiuti, dai cassonetti spaccati, dalle erbacce negli angoli, dagli alberi non potati, dalla mancanza delle più elementari norme di manutenzione ordinaria.

Regolarizziamo pure questi precari, garantendo pero’ il rispetto dell’art. 94 della costituzione, quindi del regolare svolgersi del concorso pubblico, ma intanto sottolineiamo il bisogno di gente che lavori ricordando ad esempio che le autostrade siciliane, benché tutte a pagamento, hanno buche grosse come crateri, persino ai caselli e nelle aree di sosta,

Autostrade che sarebbero un importante vettore per il tanto decantato turismo siciliano che invece vede gran parte del suo patrimoni architettonico, impagabile, preda di erbacce, rifiuti ammassati e degrado generalizzato.

Anche il 118, a cui sono stati addetti ben 3000 di questi precari, presenta un bilancio deficitario e grandi disfunzioni, con ben 12 comuni ancora privi di servizi di guardia medica, e persino di un semplice dottore, altro che servizio sanitario regionale!.

Dopo tante richieste e vane aspettative, anche l’abolizione delle Province, enti inutili, è stata cestinata dalla “Casta”, salvaguardando così’ l’orticello di oltre 4500 politicanti eletti che nelle Province trovano polline per l’impollinazione di affari e sperperi. Abolizione di enti inutili che triplicano la disfunzione regionale e la cui opera potrebbe essere fatta con maggiore incidenza dai comuni, improvvisamente ritenuti virtuosi.

Invece il comune di Palermo con 22 consiglieri votanti su 34, (ma dove erano i 16 mancanti? Perché non vengono denunciati per interruzione di pubblico servizio?) decide l’aumento del 75% della Tarsu, aumento già bloccato nel 2006 perché ritenuto illegittimo, ma che oggi, grazie all’assenza di chi dovrebbe fare opposizione (in verità sono tutti uguali, né destra né sinistra ma interesse personale) viene ripristinato ed anzi aumentato ancora dell’8%, alla faccia del diritto e delle gente onesta cui non resta che abbassare la fronte e pagare.

Parlare a questo punto di federalismo fiscale sarebbe una iattura per la Sicilia, proprio a causa della gentaglia chiamata, da pochi, a governarci tutti…

Assegnare a un Cammarata o a uno Stancanelli & Co la responsabilità della spesa pubblica sarebbe un vero e proprio autolesionismo. Ve lo immaginate cosa riuscirebbe a fare Cammarata che riesce a far assumere dal comune il suo skipper, o Stancanelli che già fa man bassa degli incarichi, per fare cassa personale se avessero la responsabilità finanziaria della nostra povera piccola Patria ?

Ufficio stampa
L’ALTRA SICILIA – Antudo