Potenza del Berlusca, avercelo un altro buono cosi’! Senza colpo ferire…
Nel panorama politico nazionale accadono molti fatti che, se non venissero ripresi dalla stampa, passerebbero assolutamente sotto silenzio.
Spesso non è certo la voglia del pettegolezzo ma è la necessità di conoscere i modi con i quali i nostri delegati alla rappresentanza operano a nome nostro che dovrebbe spingerci a chiedere per sapere.
Qualche mese fa, un’eternità in vero, il signor Fini decise di sciogliere il partito di cui era il presidente, per virtù dei suoi 4 cosidetti colonnelli, sempre schierati a zerbinotto, senza mai aver convocato per anni alcun congresso. Contenti loro…
A nessuno venne mai il dubbio sulla destinazione delle sedi centrali o periferiche di quel partito, An, proprietà immobiliari situate nei centri delle piccole e grandi città né del destino del giornale di partito, quel Secolo sempre bene immobiliare importante pur se ridotto a foglio parrocchiale.
Nessuna informazione al cittadino che, in questo caso specifico, sarebbe stata necessaria voglia di trasparenza, soprattutto per I nostalgici iscritti, che, in fin dei conti, essendo del partito, avrebbero certo avuto il diritto di conoscere la fine di un patrimonio che era il loro.
Il signor Fini invece fece trasbordare il tutto in una fondazione privata chiedendo ai dirigenti di AN di manifestare democraticamente il loro accordo entro il termine di 30gg, pena la loro esclusione da detta fondazione.
La diabolica proposta era passata in coda ai lavori del congresso di nascita del PDL, come allegato agli atti congressuali e verosimilmente con i delegati assolutamente all’oscuro di tutto
Come conseguenza il sig Fini, presidente della camera per Grazia (dal berlusconi) ricevuta, diventava cosi’ padrone di tutto con la supervisione del sig. La Morte segretario personale, ora deputato, che non era mai stato di destra secondo un’intervista concessa al corsera, lui che era il portiere di via della scrofa sotto Almirante
Ma come volete che i colonnelli, dopo aver ricevuto tutti guarentigie e prebende da ministri e sottosegretari da parte del loro capo avrebbero anche minimamente pensato di opporvisi?
E che prebende … Vedi il caso la Russa.
Della serie in cauda veneni alla finanziaria venivano iscritti due emendamenti voluti da La Russa che praticamente sancivano il potere del ministro nella gestione di tutto il comparto difesa con l’istituzione della società difesa servizi. La privatizzazione in pratica dei poteri che lo stato esercita pubblicamente in nome del cittadino.
Pensate, il ministro nomina il cda e ne sarà praticamente il gestore: aerei, navi, caserme, soldati, proiettili, armamenti, personale, sommergibili, benzina, carrarmati, poligoni, con la possibilita di decidere autonomamente anche il tipo di energia da utilizzare, persino il nucleare.
Un altro miracolato finiano, ora ministro dei trasporti e strutture, Matteoli, gestirà lo scempio dello Stretto, come il senza consenso Urso gestisce i commerci all’estero, e l’inutile Ronchi le politiche comunitarie
Chi volete che possa ribellarsi? Certamente non Storace cui è’ riuscito il colpo di farsi ammettere nel PDL come partito lui che di questo partito è rimasto presidente, segretario, iscritto e votante, unico, miracolo arriso anche alla Mussolini, e alla Santanche’ ….
Potenza del Berlusca, avercelo un altro buono cosi’!
Lettera firmata