LA SICILIA RISCHIA LA CRISI ELETTRICA ??

La Sicilia rischia la crisi elettrica… per Deputati, Sindaci od Assessori, scrivono gli apologi di Edipower, paradosso di una becera maestranza intellettuale, che usa lo strumento della carta stampata, per attenuare le resistenze che impediscono la pura speculazione industriale a danno della salute di oltre 100.000 (diconsi centomila) cittadini, oltre ad impedire altre forme di sviluppo socio economico.
Malgrado gli atteggiamenti di prepotenza industriale, i politici oggetto delle invettive occulte non si espongono, ed allora avanti con la manipolazione intellettuale, cercando così di diffondere una realtà distorta,ovvero:… degli stupidi ideologi, intendono contrastare un servizio di scala regionale.!!

Oggi per fortuna è diverso, l’uomo della strada capisce, ha capito che la Edipower non vuole fare nulla, e chiede di essere autorizzata a continuare l’esercizio attuale, nel caso ci dovesse riuscire, allora mobiliteremo tutti per rivendicarne i danni.
Che dire del prolisso Ass.re all’Ambiente della Provincia di Messina, ha già dimostrato che di ambiente non sa nulla, ed invece di operare nell’interesse dei Cittadini, cerca soluzioni mediate (secondo lui !!), ovvero più centraline per il controllo dell’aria, basterebbe mettere in rete quelli già in dotazione.
Le debolezze dell’Ass.re Provinciale all’Ambiente sono simboliche e risibili, dietro di lui si celano il Presidente della Provincia ed altri assessori che inspiegabilmente tacciono.

Come pure tanti altri, chiusi in un ermetico silenzio, od operano solo per l’ordinario: incontri, conferenze, passerelle etc. etc.
Vuoi vedere che la responsabilità non è di Edipower?
Vuoi vedere che riusciranno, anche stavolta ad aggirare le leggi e le normative vigenti ?
Possibile che P. Petrella non capisca o fa finta di non capire che, delle altre centraline non sappiamo cosa farne, che a noi basta che la Centrale di San Filippo del Mela non inquini ?

Se oggi la Centrale non è in condizioni di operare nel rispetto della normativa, l’unica responsabile è la Edipower, che con strategie mirate solo a garantire il vile profitto di esercizio, non ha effettuato gli interventi di ambientalizzazione almeno come convenuto precedentemente, con lo stesso Comune di S. Filippo del Mela.
Possibile che gli abitanti della Valle del Mela, debbono pagare per gli aspetti strategici di cui al Decreto 281/2002 ?
Se la Centrale di S. Filippo del Mela è necessaria per garantire la copertura della rete per il fabbisogno energetico, è anche necessario garantire agli abitanti del Mela per l’impatto con tale infrastruttura, affinché non rechi danno alla salute ed al suo sviluppo socio
economico, diversamente è meglio che venga meno la copertura piuttosto che si ponga a grave rischio la salute di circa 100.000 Cittadini, oltre al grave danno economico.
Le soluzioni riviste e straviste in sede istituzionale, non hanno sortito alcuno risultato utile, ovviamente per la debolezza dei rappresentanti istituzionali, lo dimostra il fatto che in sede A.I.A. emergono tutti i limiti della disponibilità Edipower ad accettare il parere istruttorio per i nuovi limiti di emissione, ed a cercare varchi istituzionali valicabili, a quanto sembra è difficile rimuovere le “buone” abitudini.
Allora cosa chiediamo ?

1- Il pieno rispetto ambientale con emissioni non nocive, certificati da soggetti istituzionali responsabili, chiamati a rispondere in caso di mancato rispetto;
2- Idonee fideiussioni a garanzia del rispetto ambientale;
3- Una quota percentuale sull’energia prodotta da utilizzare per tutte le opere ed iniziative per il risanamento ambientale ed attenuare il degrado fisico del territorio, opere identificate all’interno di una pianificazione gestita da una commissione a partecipazione popolare e istituzionale;
4- Costo attenuato dell’energia elettrica per gli utenti della Valle del Mela;
5- Realizzazione del Piano di Risanamento e di sviluppo socio economico della Valle del Mela ;
6- Riqualificazione delle strutture socio sanitarie per contrastare il danno alla salute.
7- Normativa di pianificazione della Valle del Mela che incentivi l’uso di energia pulita ad impatto zero.
8- Garantire la sicurezza civile in caso di evento negativo .
Al Presidente di Confindustria Sicilia Ivan Lo Bello, vorremmo precisare che: fare impresa in Sicilia non è difficile, lo è se si vuole fare puro colonialismo industriale, non sono più i tempi di una volta, occorre generare strutture capaci di garantire sviluppo economico, nel pieno rispetto delle normative vigenti, come avviene normalmente in altri luoghi.

Come il Presidente ben sa, gli insediamenti industriali sono il frutto di una cooperazione all’interno di un preciso piano industriale con obiettivi condivisi, senza privilegiare il solo aspetto speculativo, sicuramente necessario ma non unico.
L’industria serve all’uomo e deve inserirsi in un processo funzionale, senza prevalere nella sua forma prettamente materiale, e l’aspetto speculativo non deve sembrare un paradosso ma una conseguenza strategica di correlazioni economiche organizzate.
Tra i fattori sensibili vi è anche l’ambiente come sintesi della natura dei luoghi stessi, la alterazione violenta comporta l’interruzione di quel flusso materia-energia che consente agli esseri viventi di conservarsi come struttura organizzata.
Luoghi che vantano ad ogni piè sospinto, un preciso patrimonio di cultura e storia millenaria, e non possono dissolversi per il prevalere sconnesso di industrie.
Non vogliamo fare critiche alla nostra bella Sicilia, ma Esimio Presidente, occorre esprimere una diversa cultura industriale, e siccome lei è persona capace e competente, sa bene cosa intendiamo.!!

Intelligentibus Pauca!!

Milazzo lì 21 Luglio 2009

Il Presidente T.A.T.
Dott. Giovanni Marafioti

Il Vice Presidente T.A.T.
Arch. Salvatore Crisafulli