Il Parlamento Europeo parla siciliano. Grazie ai Maltesi la lingua siciliana entra al PE

Bruxelles, 30 gennaio 2008

316 chilometri quadrati per 400 mila abitanti, una nazione, una lingua. Non si tratta di una provincia siciliana né di un comune, ma dello Stato nazione di Malta.


Rappresentati in tutti gli organismi internazionali, i maltesi, almeno loro, sono riusciti a far parlare in lingua siciliana anche nel Parlamento europeo a Lussemburgo, Bruxelles e Strasburgo.


Certo un siciliano derivato, una forma speciale di lingua siciliana, ma, alla fine, la prova comprovata e statutita dalle istanze comunitarie stesse dell’esistenza di una lingua siciliana uffciale, al contrario di quanto fece il parlamento italiano con la legge sulle minoranze linguistiche di qualche anno fa, pronto a dar dignità di lingua (sic) al valdostano, al valdese, al sardo, al friuliano, ma protervo nel negare la dignità alla lingua siciliana, non comprendendola tra le lingue minoritarie da proteggere. Forse una vendetta della gelosia Storia che aveva fatto nascere proprio presso la corte di Federico II a Palemro, la scuola poetica siciliana che diede poi vita al dolce stil novo e quindi al volgare poi lingua italiana.

A riprova di quanto sosteniamo, pubblichiamo l’ordine del giorno provvisorio della seduta plenaria del 30 e 31 gennaio 2008 del parlamento europeo, in lingua maltese.

I siciliani di buona volontà capiranno le ragioni di quanto sosteniamo: abbozza finali, punti finali, discussioni, dichiaraziuni, sistema di difisa contro i misdsili nta ll’i Stati Uniti…

Che volete di piu’?

ANTUDO !

L’Altra Sicilia

Leggi l’ordine del giorno provvisorio della seduta plenaria del 30 e 31 gennaio 2008 del parlamento europeo, in lingua maltese.

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PS: Lo sapevate che…

Per l’Unione Europea la lingua siciliana si deve ritenere una Lingua Regionale o minoritaria ai sensi della “Carta Europea delle Lingue Regionali o minoritarie”, che all’Art. 1 afferma che per “lingue regionali o minoritarie si intendono le lingue … che non sono dialetti della lingua ufficiale dello stato”. La “Carta Europea delle Lingue Regionali o minoritarie” è stata approvata il il 25 giugno 1992 ed è entrata in vigore il 1° marzo 1998. L’Italia ha firmato tale Carta il 27 giugno 2000 ma non l’ha ancora ratificata.

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