Lettera aperta ai Palermitani
Come è possibile che l’amministrazione locale non riesca a debellare il fenomeno della prostituzione all’interno del parco della favorita?
Lo stato d’abbandono del parco è sotto gli occhi di tutti e soprattutto dei fruitori giornalieri di tale aerea, eppure se andiamo a spulciare tutti gli enti che hanno competenza sul parco ci accorgiamo che forse non esiste la volontà concreta di intervenire efficacemente, possibile che il controllo di polizia, vigili urbani, guardie forestali, carabinieri non riesca ad avere la meglio su una ventina di prostitute che con la loro presenza deturpano l’immagine della città e la sicurezza delle persone che vogliono girare per il parco in libertà.
Basterebbero pochi accorgimenti molto economici per rendere l’area più vivibile.
1) Spostare il campo nomade in altro loco e realizzare finalmente un’area attrezzata per i tanti sportivi della zona ricordando ai signori amministratori che non esiste solo il calcio nel panorama sportivo.
2) Realizzazione all’interno del parco di piste ciclabili.
3) Realizzazione di fontanelle.
4) Realizzazione di semafori a chiamata nei punti d’attraversamento pedonale.
5) Controllo serrato da parte dei vigili in tutta l’area (veri e non finti).
6) Area attrezzata per fare ginnastica.
7) Nomina da parte dell’amministrazione di un responsabile del parco(non centomila interlocutori ma uno solo che abbia le responsabilità).
8) Sistemazione dei percorsi utilizzati dai podisti.
9) Maggiore cura del prato ora utilizzato per fare defecare i cani e giocarci a calcio con vere e proprie partite (tanto nessuno controlla e la campagna elettorale è finita da tempo).
10) Il parco e un bene della città e tutta la cittadinanza deve attivarsi per il rispetto delle regole.
Mi farebbe molto piacere se alcune di queste poche idee fossero lette da tutti ed adottate dal comune di Palermo che del parco è il custode.
Michele Caminita
Responsabile VI circoscrizione, Palermo