Crollo delle borse: strategia dei Manovratori Occulti?
Mesi fa, tutte le previsioni meteo, concordavano sul fatto che quest’estate sarebbe stata ricordata come la più calda degli ultimi anni: perturbazioni africane avrebbero infatti interessato l’Europa provocando una calura da record.
Nessuno però aveva specificato che questo caldo non sarebbe venuto nelle città, ma nelle principali borse mondiali, condizionate a dovere, in tutti i sensi e non solo nel refrigerio.
Pochi avevano detto – tranne qualche sparuto oracolo, tra cui noi – che la bolla non sarebbe stata di calore dal continente africano, ma immobiliare dal continente americano!
Quello che nel nostro piccolo avevamo previsto ha iniziato ad accadere, e si tratta ahinoi, solo della punta infinitesimale dell’iceberg, la cui parte rimane tuttora sommersa.
Ma andiamo per ordine.
Per comprendere il quadro generale, non serve avere una laurea in Economica alla Bocconi, ma basta semplicemente usare il proprio cervello (e non quello altrui) e soprattutto avere tutte le informazioni (ovviamente non quelle dei giornali e della televisione)!
Ecco in estrema sintesi quello che i banchieri hanno provocato.
Per molti anni le banche centrali (Fed, Bce e compagnia brutta) hanno tenuto artificialmente bassi i tassi di sconto, cioè il costo del denaro. Questo artificio economico, è stato ed è possibile, perché gli Stati e i Governi hanno totalmente perduto la sovranità monetaria e quindi di emissione monetaria, mettendola nelle mani dei banchieri privati.
Tassi estremamente bassi hanno da una parte indotto milioni di persone nel mondo occidentale – e in particolar modo negli States – ad indebitarsi nei confronti delle banche per acquistare casa e dall’altro permesso a centinaia di migliaia di aziende di investire nella propria attività.
Di punto in bianco – nel giro di pochissimi mesi – i banchieri centrali (i veri padroni del mondo) hanno iniziato lentamente ma inesorabilmente ad alzare i tassi di sconto, sostenendo le loro decisioni unilaterali da motivazioni macroeconomiche contingenti (in definitiva ridicole e assurde).
Tutti hanno assistito impotenti (molti ignorando il problema), ai rialzi alternati dei tassi di sconto della Fed e della Bce, in un gioco al rialzo pericoloso e assai criminale. Sicuramente pochi stavano comprendendo dove i banchieri volevano arrivare.
La comprensione per tutti si è avuta quando la rata del mutuo è diventata così alta da non riuscire più a sostenerla. Ecco in estrema sintesi la crisi dei mutui (subprime) facilitati negli Stati Uniti.
E in Europa cosa sta accadendo?
Nonostante le belle parole degli economisti da salotto o dei giornalisti brizzolati e prezzolati, qui da noi le cose sono anche peggio! Anzi, visto che il goldman’s Romano Prodi dichiara tranquillamente che “l’Italia non è a rischio, il peggio sembra passato”, oserei dire che la situazione è veramente allarmante!
I tassi di sconto hanno avuto lo stesso andamento: bassissimi fino a poco tempo fa hanno poi subito una inversione di tendenza per salire come non mai.
Quante persone anche qui in Italia hanno acceso un mutuo a tasso variabile e stanno vedendo, mese dopo mese, la rata salire? Quante persone non riuscendo più a pagare la rata a causa di altre rate (macchina, casalinghi, viaggi, ecc.) hanno dovuto (lo fa la banca per loro) mettere la casa alle aste fallimentari?
Ma qual è la vera strategia che sta dietro?
Lo spiega magistralmente nel suo ultimo articolo l’avvocato Marco Della Luna, esperto conoscitore delle problematiche del Signoraggio monetario e dei crimini bancari.
La crisi di liquidità (provocata dai mutui a basso tasso che drenano liquidità dal mercato) creata ad hoc dai banchieri centrali avrà come conseguenza:
– drenare liquidità dal mercato à con tassi alti serve infatti più denaro per pagare le rate;
– meno liquidità significa anche meno liquidità per gli investimenti delle imprese;
– meno soldi alle aziende comporta sempre più insolvenze;
– più insolvenze significa abbassamento del rating (il voto che viene dato da alcune società specializzate e soprattutto controllate: Standard & Poor’s, Moody’s, Fitch Ratings) e quindi ulteriori insolvenze a catena;
– insolvenze aziendali provocano licenziamenti;
– licenziamenti implicano meno soldi in circolazione per pagare le rate;
…e via di questo passo.
In pratica i banchieri centrali si vogliono impossessare a basso costo dei collaterali e delle stesse aziende indebitate o addirittura fallite; dall’altra costringere le aziende che lottano per la sopravvivenza, ad indebitarsi ulteriormente e con tassi sempre più alti.
Le banche creando de facto questa crisi di liquidità costringono:
– le persone normali – la fascia bassa – ad essere sempre più schiave del Sistema;
– le aziende ad indebitarsi sempre più e con tassi sempre più alti;
– a cancellare la fascia media, quella che ha un minimo di soldi a disposizione;
Coloro che soccombono persone e/o aziende vengono fagocitati in toto dal Sistema.
La Grande Depressione per esempio, iniziata nel lontano martedì nero di ottobre del ’29, non è solo un triste ricordo, non è solo storia, ma la strategia che il Sistema mette in atto ogni qualvolta deve sterzare gli andamenti del mondo. Le banche hanno infatti creato una crisi di liquidità, ritirando in poco tempo dal mercato 18.000 milioni di dollari, bloccando l’apertura del credito e richiedendo la riscossione dei debiti….
Quello che è accaduto negli anni Trenta è infatti servito ai Manovratori Occulti, per:
– entrare in possesso di decine di migliaia di aziende e società;
– centinaia di piccole e medie banche;
– provocare la Depressione economica in Europa;
– preparare il terreno grazie alla Depressione e grazie alle dittature nazifasciste finanziate sempre dall’élite di Wall Street, alla Seconda Guerra Mondiale.
In definitiva: fare un passo enorme in avanti nell’instaurazione del Nuovo Ordine Internazionale.
Non si tratta di dietrologia: lo ammettono pubblicamente gli stessi Burattinai, dall’alto del loro potere e della loro arroganza. Nel numero di maggio-giugno 2007 di Foreign Affaire, la rivista ufficiale del Council on Foreign Relations (C.F.R.) – il governo ombra statunitense – è stato pubblicato un articolo dal titolo: “La fine della moneta nazionale”. Propongono spudoratamente l’abbandono della sovranità monetaria degli Stati per giungere ad una dittatura di una moneta unica mondiale!
Anche la Banca dei Regolamenti Internazionali (B.R.I.), una delle più potenti istituzioni finanziarie del mondo, considerata non a caso, il vertice delle politiche bancarie mondialiste, ha rilasciato un documento guida che sollecita la fine delle monete nazionali in favore di un modello globale.
La B.R.I. (che durante la Seconda Guerra ha riciclato i soldi dei nazisti, e nel 1994 controllava flussi finanziari che ammontavano a oltre 1.100 miliardi ogni giorno!) ha in giugno di quest’anno reso pubblico un rapporto sullo stato dell’economia mondiale, sottolineando come l’elemento centrale è il debito delle famiglie e delle imprese.
La sofferenza dei bilanci familiari e delle imprese, patologicamente dipendenti rispetto l’indebitamento, porterà a creare secondo la B.R .I., un nuovo esercito di ‘morosi’ che possono, con le loro insolvenze compromettere in un certo senso la stabilità del sistema. In particolare l’insolvenza, e così l’espropriazione degli immobili messi in vendita forzatamente, rischiano di far salire lo stock di abitazioni offerte sul mercato, facendo calare i prezzi e innescare una sorta di bolla immobiliare.
Dall’altra parte c’è il tristemente noto Basilea 2 (realizzato proprio dalla B.R.I. nella sua città svizzera) che rende più macchinoso l’accesso ai finanziamenti delle attività economiche. Nel momento in cui i casi di morosità aumenteranno si verrà a creare una zona grigia che rischia – sempre secondo il rapporto della B.R.I. – di compromettere il mercato immobiliare o la solvibilità del sistema, che si basa proprio sul continuo pagamento di debiti e la contrazione di nuovi.
Proprio quello – guarda caso – che sta accadendo in questi giorni. Nonostante tutto, la B.R .I., in questa situazione di estrema preoccupazione, arriva a chiedere ai governi di lasciare fallire le imprese che non riescono a competere sul mercato: vanno lasciate fallire, altrimenti contaminano il sistema, dicono loro!
Avete capito dove sta la strategia? Visto che sono fallite, magari, vengono acquistate con gli sconti, dai Signori che gestiscono il giochetto, e gli esempi in Italia (dal 1992-93 ad oggi) dall’incontro sul panfilo Britannia in poi, non mancano.
La crisi economia che si sta affacciando all’orizzonte, segnalata dalla crisi dei mutui statunitensi, è il campanello d’allarme che siamo in prossimità di un’altra svolta epocale. Svolta che però, da un punto di vista più ampio, è assolutamente necessaria perché un sistema capitalistico liberista come il nostro, centrato non nell’Uomo ma nel dio denaro, nella competizione, nello sfruttamento è destinato al crollo, al fallimento.
Concludo affermando che gli accadimenti importanti (economici, geopolitici, strategici, ecc.), non si verificano in maniera casuale, ma seguono determinati processi o date, sempre più spesso, occulti e/o esoterici.
Qui sotto per esempio il grafico della NASA che rappresenta l’andamento delle macchie solari dal 1995 al 2015.
Si può notare (vedi cerchio rosso) come i mesi agosto, settembre e forse anche ottobre 2007, sono caratterizzati dal picco inferiore del numero di macchie solari!
Ma sicuramente si tratta di semplice casualità, come semplice casualità è la bolla immobiliare che si sta sgonfiando…
Marcello Pamio
18 agosto 2007