Comitato Pro-referendum – No Rigassificatore
Le posizioni politiche di quanti sono favorevoli al rigassificatore di Porto Empedocle, posto nelle immediate vicinanze della Valle dei Templi, dovrebbero essere oggetto di più attente valutazioni da parte di chi vorrebbe arrogarsi il diritto di decidere le sorti di un’intera provincia, senza ritenere neppure opportuno consultare la popolazione interessata, così come previsto dalla normativa vigente e dalle norme di diritto comunitario.
Il Presidente della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, Giovanni Puglisi, ha ritenuto opportuno scrivere al Governatore Cuffaro, dichiarando testualmente: “la Regione Siciliana, con i numerosi siti iscritti nella Lista, ha più volte legato il
proprio nome a quello dell’UNESCO, evidenziando l’impegno delle autorità
siciliane nel fare della cultura uno degli strumenti principali di
valorizzazione e promozione del proprio territorio.” Puglisi, ha continuato
ancora dicendo: “Mi onoro e mi sento in dovere…di porre alla Tua cortese
attenzione l’effetto deturpante che potrebbe avere l’impianto di
rigassificazione sull’area archeologica di Agrigento, mettendo a rischio la
permanenza del sito nella Lista del Patrimonio dell’Umanità UNESCO e
conseguentemente arrecando grave pregiudizio all’attività turistica
dell’area.”
È evidente, come non si possa fare a meno di pensare al danno che
subirebbe la provincia di Agrigento, e il mondo culturale, qualora
l’UNESCO dovesse decidere di cancellare la Valle dei Templi dalla lista del
Patrimonio dell’Umanità. È anche per questa ragione, che il “Comitato
Pro-referendum – No Rigassificatore”, che già nei mesi scorsi aveva
avanzato formale richiesta affinché venisse indetto un referendum a Porto
Empedocle, ha ritenuto opportuno far pervenire al Consiglio Comunale di
Agrigento un’ulteriore istanza, impegnando i Consiglieri affinché, come
nel caso di Priolo, sia il Comune a farsi carico di garantire il
diritto dei cittadini. Durante la conferenza stampa, tenutasi presso i
locali dell’AICS di Agrigento, nel corso della quale sono stati resi noti i
contenuti del documento e le motivazioni, è stato inoltre presentato ai
giornalisti il nuovo sito web www.norigassificatore.org attraverso il
quale, il Comitato si impegna a garantire alla cittadinanza, tutte
quelle informazioni, che ad oggi sono state gestite in maniera quasi
unilaterale da parte di quanti favorevoli all’impianto.
Nonostante le
proteste del mondo dell’arte e della cultura, delle associazioni, e di quanti
hanno a cuore le sorti di questo popolo e della sua storia, gli
interessi economici e politici di pochi, potrebbero consentire uno scempio del
quale doversi vergognare dinanzi le future generazioni. Ci chiediamo:
può un Paese che si vanta di essere stato la culla della cultura, trasformarsi nella bara della sua storia?
Gian Joseph Morici